Se potessimo scrivere
la nostra vita
su carta riciclata,
sapientemente stropicciata,
con infinite correzioni a penna blu
e aggiunte a matita,
allora sarebbe facile complicarla:
basterebbe aggiungere amori
scritti con inchiostro
bagnato da lacrime
e cerchiati in rosso.
La parola fine cercherebbe il suo posto
nella pagina stracolma di attese,
forse nell’angolo in basso,
sotto il disegno del sole.
